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Ridurre le tariffe ed introdurre il biglietto unico con i soldi di Fiera Milano ed Expo 2015

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ImageDa oggi sono entrate in vigore gli aumenti degli abbonamenti ATM decisi dalla giunta Pisapia per tamponare i buchi del bilancio del Comune di Milano: 5 euro per l’abbonamento mensile urbano e 30 euro per quello annuale. Di conseguenza, gli abbonamenti per chi prende la metropolitana da Rho Fiera e Pero passeranno a 54,50 euro per il mensile e quasi 500 euro per l’annuale a cui andranno ad aggiungersi, a partire dal 2014, 20 centesimi di aumento sui biglietti da Rho e Pero – il biglietto urbano ATM passerà da 1,50 a 1,70 euro e, se la logica e la stessa degli abbonamenti, aumenteranno di conseguenza anche i biglietti cumulativi.Durante la primavera 2012, nel corso della campagna Fagliela pagare!, promossa dal centro sociale Sos Fornace e dall’associazione GiuDalPero, furono raccolte migliaia di firme dei cittadini del territorio che chiedevano l’abbassamento e quindi la parificazione alla tariffa milanese, ottenendo così una tariffa unica all’interno dell’area metropolitana milanese. Tutto questo esigendo un contributo economico annuale da Fiera Milano per la riduzione delle tariffe del trasporto pubblico locale, motivando tale richiesta in virtù di tutti i soldi pubblici spesi per dotare il nuovo polo fieristico di infrastrutture funzionali ai visitatori ed agli espositori ospitati nei padiglioni senza, peraltro, alcuna contropartita concreta per il territorio. Fiera intanto ha realizzato un altro ottimo affare con la costituzione di Arexpo Spa (società proprietaria dei terreni su cui sorgerà Expo 2015)  di cui è proprietaria del 27% del capitale sociale e l’acquisizione dei terreni inquinati di proprietà di Fiera Milano, resi edificabili dai Comuni di Rho e Milano con l’approvazione dell’accordo di programma di Expo 2015 e poi venduti al prezzo di 164/mq per un valore complessivo di 66 milioni di euro. Un affare a cui si aggiungono i vantaggi di ritrovarsi con un’area completamente infrastrutturata dopo il 2015 e la possibilità di ospitare parte dell’esposizione universale nei 6 mesi dell’evento durante i quali si terranno anche altri eventi fieristici che nulla hanno a che vedere con Expo. Lo stesso sindaco di Rho, Pietro Romano, in risposta alla raccolta di firme, affermò che il territorio rhodense avrebbe subito (e in effetti sta subendo) forti disagi a causa dell’apertura dei cantieri di Expo 2015 e di conseguenza sarebbe stato necessario agevolare l’utilizzo del trasporto pubblico. Nel luglio 2011, in sede di Comitato per l’Accordo di Programma Expo, il Comune di Milano si era impegnato “ad approfondire soluzioni specifiche, anche con riferimento all’evento Expo ed all’impatto che i relativi lavori potranno avere sul territorio rhodense”. L’aumento del costo degli abbonamenti rientrava tra queste soluzioni specifiche per agevolare l’utilizzo dei mezzi pubblici?
Dopo aver sottratto risorse pubbliche per realizzare Expo 2015, le istituzioni locali ora dicono che non ci sono soldi, che bisogna rispettare i vincoli del patto di stabilità e che i trasferimenti dallo Stato sono stati ridotti. La verità è che i soldi ci sono, ma gli enti locali e il governo hanno preferito spenderli per realizzare la kermesse del 2015 trascurando gli interessi del territorio e dei pendolari che ogni giorno si muovono utilizzando i mezzi di trasporto pubblico. Specialmente negli anni della “grande crisi” l’utilizzo del trasporto pubblico è una spesa che incide sempre di più sui bilanci di precari, studenti e lavoratori ed è per questo che ribadiamo la necessità di ridurre il costo di biglietti e abbonamenti e l’introduzione di un’unica tariffa a livello metropolitano. E un contributo da parte di Fondazione Fiera Milano (i cui organi sono nominati da Comune di Milano e Regione Lombardia) è un atto dovuto verso i cittadini di Rho e Pero.

 



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